Artamika

La Reggia di Caserta

“La posizione è di eccezionale bellezza, nella più lussureggiante piana del mondo, ma con estesi giardini che si prolungano fin sulle colline; un acquedotto v’induce un intero fiume, che abbevera il palazzo e le sue adiacenze, e questa massa acquea si può trasformare, riversandola su rocce artificiali, in una meravigliosa cascata. I giardini sono belli e armonizzano assai con questa contrada che è un solo giardino.” Johann Wolfgang von Goethe

caserta reggia giardini

La Reggia di Caserta è il Palazzo Reale che Carlo di Borbone, incantato dal paesaggio rigoglioso, volle per dare una ricca rappresentanza al Governo della Capitale di Napoli e che potesse competere con la bellezza della Reggia di Versailles e superarla. Il Re si rivolse all’architetto Luigi Vanvitelli, chiedendo anche che il progetto comprendesse il parco, la sistemazione dell’area urbana circostante e l’acquedotto che attraversasse il Real Sito di San Leucio.

Scalone d'onore
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GLI APPARTAMENTI REALI

Il Palazzo Reale è definito l’ultima realizzazione del Barocco Italiano ed ha dimensioni grandiose: ricopre un’area di circa 47.000 mtq, avendo al suo interno due corpo di fabbricato che intersecandosi danno origine a quattro cortili di 3.800 mtq ciascuno; si compone di 1200 e più di 1700 finestre. 

Per accedere agli appartamenti si sale il maestoso Scalone d’Onore, tutto in marmo, alto ben 42 metri e illuminato da finestrini che si fondono con l’ambiente, regalando una sensazione di tranquillità. Una volta oltrepassate le due gradinate che compongono lo scalone, si accede al vestibolo a pianta ottagonale, illuminato da quattro enormi finestroni. 

Gli appartamenti Reali, sono una serie di sale riccamente decorate e arredate con cristalli, affreschi, tele, sete provenienti dal Real Sito di San Leucio, marmi, che raccontano al visitatore il lusso nel quale i Borbone amavano vivere.

Giardini reggia caserta
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IL PARCO

Il parco della Reggia si estende per tre chilometri su 120 ettari di terreno. In corrispondenza del centro della facciata, si aprono due ampi viali paralleli divisi da vasche decorate con fontane e statue che collegano il giardino all’italiana con il giardino inglese. All’interno del giardino all’italiana si trovano la Peschiera, voluta da Ferdinando IV per dilettarsi in battaglie navali e alla Castelluccia centro di battaglie terrestri.

Il giardino inglese fu voluto da Maria Carolina d’Asburgo Lorena, moglie di Ferdinando IV ed è caratterizzato da un finto disordine naturale composto da piante (alcune rarissime e non autoctone), laghetti, rovine che richiamavano la moda derivante dagli scavi di Pompei e corsi d’acqua tutti alimentati dall’acquedotto. Famosi nel mondo sono la Venere Callipigia, il Criptoportico e i ruderi del Tempio dorico.

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